![]() |
||||||
|
||||||
INDICE 1) Mappa 2) Sede 3) Il Mugello 4) Musei 5) Scarperia 6) Palazzo dei Vicari 7) Il Circuito 8) La "Nana" e il tortello Mappa ![]() ![]() Sede Ferri Taglienti ![]() ![]()
Il
Mugello occupa la parte Ovest della zona con i Comuni di
Vaglia, San Piero a Sieve, Barberino di Mugello, Scarperia, Borgo San
Lorenzo,
Vicchio e Dicomano.
La
zona non presenta montagne eleganti, l'appennino non è
imponente e le montagne sono antiche, non ci sono creste aeree e
neppure pareti
da scalare: questa è la zona dei boschi, la terra di mezzo.
La terra dei Ferri Taglienti è Scarperia, nel Mugello:"Terranuova trecentesca" di fondazione fiorentina, terra di artisti della lavorazione del coltello. Il
Museo diffuso interessa il territorio del Mugello, Alto
Mugello, Val di Sieve; è articolato in quattro sistemi,
ognuno dei quali
comprende punti museali, laboratori didattici, itinerari, adatti a
mettere in luce
le diverse peculiarità di ogni componente dei vari sistemi:
Naturalistico,
Demo-etno-antropologico, Storico-artistico, Archeologico.
Il
sistema Naturalistico fa riferimento a Moscheta e Casa d'Erci;
il sistema Demo-etno-antropologico comprende Scarperia, Casa d'Erci,
Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e Rufina; il sistema Storico-artistico
comprende Scarperia, Sant'agata, Borgo San Lorenzo e Vicchio; quello
archeologico comprende Sant'Agata e Dicomano. La
suddivisione però non è così lineare e
schematica, ciascuno dei
luoghi si presta a diverse chiavi di lettura e ogni viaggiatore
avrà modo di
trovare sensazioni proprie: arrivare Scarperia in auto non è
come arrivarci in bici
o a piedi lungo gli itinerari storici.
Palazzo
dei Vicari, Museo dei Ferri Taglienti e Bottega del
coltellinaio Pochi
oggetti hanno accompagnato la vita e l'attività dell'uomo
come il coltello; onnipresente sulla mensa dei poveri e potenti,
utensile
fedele nel lavoro dei campi e dei boschi, compagno di mille avventure e
pericoli, pegno d'amore, simbolo di fedeltà .... Nel caso
poi di intere
comunità, come quella di Scarperia, dedite alla
fabbricazione dei ferri
taglienti, il coltello risulta elemento di identità e
memoria collettiva. Centro Ricerche e Documentazione Artigianato dei Ferri TaglientiIl Centro si è costituito nel 1987, per volere dell’Amministrazione comunale di Scarperia, con l’intento di promuovere studi e ricerche sulla storia e le caratteristiche della produzione artigianale dei ferri taglienti a Scarperia, volti alla costituzione di un museo del coltello a Scarperia.Ha dato vita nel corso di questi anni a numerose pubblicazioni sull’argomento e inoltre, grazie al costante contatto con la realtà produttiva (del Centro fanno parte anche rappresentanti dei coltellinai), ha svolto un’opera di promozione della produzione scarperiese di coltelli.Ha inoltre organizzato e attualmente organizza l’annuale Mostra mercato dei ferri taglienti che ha portato a Scarperia la produzione delle principale città europee, produttrici di coltelli, in collaborazione con i locali musei. Ricordiamo la coltelleria francese, con la partecipazione del museo di Thiers (Francia), quella inglese (museo di Sheffield), quella tedesca (musei di Solingen), quella spagnola (museo di antropologia di Madrid).Il Centro si è ricostituto nel 1999 come Associazione culturale senza fini di lucro ed è così composto:Francesco Apergi, assessore alla cultura del Comune di Scarperia e presidente del Centro; Carla Giuseppina Romby, vice-presidente del Centro, Luciano Ardiccioni, Giovanni Contini, Luigi Consigli, Alessandro Casati, Luciano Salvatici, Vittorio Margheri, Renzo Milani.L’associazione gestisce da un punto di vista scientifico il Museo dei ferri taglienti, inaugurato nel luglio 1999.Il
Palazzo dei Vicari
![]() L’edificio
è frutto di un processo di successivo accrescimento intorno
ad un nucleo
originario costituito dalla torre. Nel corso del
‘300 alla torre doveva
essere stato accorpato un nucleo per la residenza del Capitano; nel
1366 si
procedeva a fare numerosi lavori al castello, fra cui interventi
“alla camera
del cassero”, “restauro” del
“saettamento” e “sulla torre della
guardia del castagno
si faccino quattro merli che son disfatti e caduti”. Dopo la
erezione della
“terra” a sede vicariale (1415) si resero
necessari, presumibilmente,
ampliamenti e modifiche nel Palazzo che divenne sede permanente del
Vicario; in
particolare può risalire al XV secolo la sistemazione
dell’atrio voltato e
degli ambienti del primo piano con la Cappella, camera e sala, che
ebbero un
nuovo blocco scale, corrispondente all’attuale. ![]() Il
XVI
secolo è stato un momento chiave nella configurazione del
Palazzo; a seguito
del terremoto del 1542 si ebbero, infatti, ingenti danni alla
costruzione, cui
seguirono interventi di ripristino che dettero al palazzo una
sistemazione
definitiva, prossima all’attuale (almeno per ciò
che riguarda la residenza del
Vicario e le sale di rappresentanza). ![]() I
lavori di ripristino e ampliamento dell’edificio durarono
circa un ventennio.
Nel 1562 il corpo dell’edificio era costituito da un blocco
di sale di
rappresentanza con la Cappella, annesso alla torre, e che occupava
tutta l’area
impegnata al piano terreno dall’atrio, ed un corpo che si
sviluppava in
profondità verso la parte tergale delle mura, in cui
trovavano posto ambienti
destinati ad attività domestiche come il forno, cucina,
dispensa, aia. ![]() Sul
finire del XVI secolo la torre doveva essere stata completata e
coronata di
merli, come si vede nella pittura di Giorgio Vasari in Palazzo Vecchio.
Ieri Originariamente
il circuito del Mugello
nacque sotto la forma di circuito stradale. Oggi La
“nana” (l’anatra muta) e il Tortello Ottima
per il sugo da usare con i tortelli mugellani
(quelli di patata).
Ricetta
del tortello di patate Lessare
2 kg di patate a pasta bianca, dopo averle
passate aggiungere un soffritto preparato con un ciuffo di prezzemolo e
4/5
spicchi di aglio tritati, 1 bicchiere di pomodoro passato, 2 manciate
di
parmigiano reggiano grattugiato, un pizzico di noce moscata, sale, pepe
e olio
extra vergine q.b.. Si proceda a questo punto alla spianatura della
pasta,
preparata con 1 Kg di farina bianca, 6 uova, 4/5 cucchiai di olio extra
vergine
e sale, prendendone delle piccole porzioni per ottenere una striscia
molto fine
di spessore. Al centro della striscia si dispongono, a distanza di 4/5
cm dei
piccoli mucchietti di ripieno ben freddo. Unire le due
estremità ottenendo un
serpentone di pasta, premere con le dita sui bordi della pasta, stando
attenti
che non rimanga aria fra ogni tortello, successivamente ritagliare con
il
taglia pasta a rotellina. Condire con sugo di carne o di funghi, oppure
è molto
indicato il sugo di coniglio e il sugo sull’anatra. |
||||||
Home Page | Chi Siamo | Dove Siamo | Eventi | Percorsi | Links | Contatti |